fbpx

Il Palio dei Rioni di Maggiora nasce, quasi per caso, nel 1986, da un’idea di Franco Zanetta e del Comitato Pro Asilo.

Per raccogliere fondi  necessari alla gestione ed alla ristrutturazione dei locali della scuola materna, allora gestita dalle reverende suore, si pensa ad un classico banco di beneficenza e, per attrarre la gente, si organizzano dei giochi popolari dividendo il paese di Maggiora in quattro rioni: Cascigni, Cavaiasca, Malviraa e Valeggia.
A vincere sono i verdi della Malviraa, ma l’effetto è dirompente: nemmeno il Comitato si aspetta una così alta partecipazione e curiosità della popolazione.
Così, da idea estemporanea, anche negli anni successivi il cortile dell’asilo divenne il cuore pulsante delle estati maggioresi.

Nel 1989, per concludere la manifestazione e dare spettacolarità e incertezza fino all’ultimo, viene introdotta la corsa delle botti: nove concorrenti maschi devono far rotolare una botte dal peso di circa 125 kg, contenente 35 kg di ghiaia, per un percorso di 1050 metri all’interno dell’abitato.
La prima edizione è vinta dal rione Cascine, con il tempo di 4 minuti e 22 secondi. 
Con il passare degli anni, i tempi sul percorso si abbassano notevolmente, con la Malviraa che abbatte il muro dei quattro minuti fermando il cronometro a 03’56″08 nel 1993, fino all’attuale record di 3’27”20, stabilito dal rione Cavaisca nel 2014.

Nel 2009, dopo alcuni anni di prove dimostrative con un’unica squadra, viene introdotta anche la corsa delle botti femminile. Precursore di questa iniziativa, è il rione Valeggia, che già nel 2008 crea una squadra indipendente per sfidare la squadra mista, aprendo le porte della competizione.

Dai primi giochi esclusivamente popolari e casalinghi (fare il burro, sgranare pannocchie, sbucciare fagioli e così via) si passa con il tempo a prove più impegnative e spettacolari.
Tra i giochi più famosi si ricordano il carro di formula uno, il segone, le balle di fieno, la gerla, il rimontaggio della ruota del carro, lo smontaggio e rimontaggio della botte.
La stessa caccia al tesoro tiene svegli per intere notti i componenti dei rioni, contribuendo a scrivere pagine di storia grazie alle più svariate richieste da soddisfare per ottenere il punteggio più alto.

Il Palio dei Rioni esce dai confini di Maggiora e approda ad una dimensione nazionale, grazie al rione Cascigni che, nel 1994, partecipa alla trasmissione Scommettiamo Che condotta da Fabrizio Frizzi proponendo su Rai 1 in diretta tv il gioco del voltino di mattoni.
E, manco a dirlo, la scommessa è vinta!

La settimana del Palio è nota anche per i frequenti scherzi goliardici tra contrade: botti e carri che scompaiono di notte, rioni che vengono disinfestati, manifesti e foto di scherno e così via.
Il tutto nello spirito di amicizia della manifestazione.

A celebrare quest’atmosfera vengono introdotte le serate simpatia, dove i componenti dei vari rioni si esibiscono sul palco in spettacoli teatrali e musicali, fino ad arrivare al montaggio di un vero e proprio film ambientato nel medioevo da parte del rione Valeggia.

Nel 1988 si svolge la prima sfilata storica, un momento spettacolare e coinvolgente dove i figuranti rionali nei loro colori giallo per le Cascine, blu per la Cavaiasca, verde per la Malviraa e rosso per la Valeggia, indossando costumi medievali, accompagnavano gli arcieri alla prova di tiro con l’arco, introdotta nel 1996. L’apice della rievocazione culmina in contemporanea del periodo più florido della festa, a metà anni novanta, quando il rione Valeggia porta in strada centoquaranta figuranti!

Dopo diciassette anni, nel 2003 Franco Zanetta passa le redini del Magistrato del Palio ad Italo Cerri che, dopo due anni, lascia l’incarico di presidente a Giorgio Palma, in carica fino al 2012.

In questo periodo il Palio subisce una notevole trasformazione: vengono chiamati ad esibirsi sul palco artisti di fama nazionale, si organizzano eventi extra-comunali quali Enotria, vengono realizzate notti bianche in paese.

Nel 2011 il Comune di Maggiora entra a far parte dell’associazione nazionale Città del Vino, partecipando per la prima volta al Palio Nazionale delle Botti. Nella finale di Corropoli la squadra di Maggiora conquista un onorevole terzo posto, cui segue il secondo nel 2012 a Suvereto

Nel 2013, mentre il direttivo del Magistrato si rinnova con l’elezione a presidente di Roberto Barcellini, il Palio dei Rioni prosegue abbinando tradizione e innovazione, ma è nell’àmbito del Palio Nazionale che Maggiora si fa conoscere in tutta Italia. I due piazzamenti appena citati non sono che l’antipasto al filotto di successi che la compagine maggiorese raccoglie in tutta Italia: a Castiglione in Teverina diventa per la prima volta campione d’Italia!

La vittoria porta una ventata di entusiasmo nell’universo del Palio, tanto che il Magistrato si propone come organizzatore della finale del 2014. L’intero paese si mobilita per allestire l’evento, organizzando mostre a tema ed iniziative di ogni genere, ed accogliere degnamente le rappresentanze dei vari comuni che, nell’ultima domenica di settembre, arrivano a Maggiora nel tentativo di strappare ai padroni di casa il titolo nazionale. Speranze vane, queste, perchè i ragazzi di Maggiora si confermano campioni, con un’affermazione netta sulla pur forte concorrenza.

Per nulla appagata da questo memorabile successo, la squadra continua a dettare legge anche negli anni a venire, entrando di diritto nella storia del Palio Nazionale con altre quattro vittorie, per un totale di sei consecutive, nelle finali di Serrone, Vittorio Veneto, San Gusmè e Valdobbiadene.

Ripercorrendo questi trenta e più anni di storia, si evince come nel corso degli anni ci possono essere stati alti e bassi, ma alla fine la vittoria di quel drappo dipinto rimane nel cuore di ogni concorrente e il rione vincitore può vantarne con fierezza la conquista per un intero anno, fino a quando sarà ora di rimettersi in gioco.